Quale pavimento?
Decidi dopo molte riflessioni di cambiare il pavimento della tua abitazione. Le domande che ti poni sono: utilizzo lo stesso prodotto per tutta la casa? O distinguo le zone (giorno, notte, bagno ecc..)? Che stile voglio dare alla mia casa (classico, rustico, moderno ecc…)?

Tenetevi forte, le domande che bisogna porsi da subito sono queste:
- Cosa mi piace?
- Quanto tempo posso dedicare alla manutenzione ordinaria del pavimento?
- Ho animali domestici in casa?
- Accedo al pavimento da un giardino?
Alla prima domanda non ho una risposta.
Dovrai tu descrivere al consulente (a grandi linee) la tua idea, chi ti seguirà nell’acquisto valuterà solo la fattibilità tecnica di ciò che desideri, per questo è importante la professionalità di chi ti segue durante la scelta.
Quanto tempo posso dedicare alla manutenzione ordinaria del pavimento?
“Vorrei un pavimento lucido, così è più semplice da pulire; ho acquistato un pavimento lucido, così una passata e via;”
Partiamo da questa frase che sento tutti i giorni e che molto spesso la rilevo anche in altri blog o forum.
Iniziamo con il dire che il coefficiente di riferimento per la pulibilità è l’ antiscivolo “R” questo coefficiente stabilisce la ruvidità della superficie di un ceramico esempio “R11” molto ruvido (strutturato) prodotto valido per l’esterno bassa pulibilità non adatto all’interno (precisazione: nulla vieta di pavimentare l’interno di una abitazione con un antiscivolo) il fatto che sia ruvido non vuol dire poroso, è poco pulibile a causa dell’attrito e quindi non agevola il passaggio dello straccio e risulta particolarmente pesante alle braccia. Tornando al nostro pavimento lucido, è vero una passata di straccio è lo vediamo brillare come un diamante, ma la domanda che ci dobbiamo porre è “ma se fosse liscio e opaco, sarebbe ugualmente pulito? ” la risposta è si. É tutta una questione di percezione ottica, nient’altro. I pavimenti lucidi (lappati) richiedono una manutenzione ordinaria più frequente, faccio un esempio: poniamo il caso di appoggiare una scarpa umida su un pavimento lucido, è chiaro che dove lascio l’impronta riflette meno di dove non c’è, quindi è immediatamente evidente la macchia, di conseguenza sono più spinto a lavare e pulire immediatamente, lavo tutto il pavimento per togliere una sola impronta, il pavimento opaco non ha questa caratteristica, quindi, l’impronta è meno evidente, con questo non voglio dire che non vada pulito ma semplicemente che è meno visibile e quindi al posto di lavarlo tutti i giorni si può lavare 2 o 3 volte la settimana. Mi sembra inutile dire che il pavimento bianco o nero è sicuramente più faticoso, basta pensare a quante cose esistono più scure del bianco e viceversa più chiare del nero, le tinte unite tendono ad evidenziare e a non mascherare. Quindi: un pavimento opaco, non ruvido, con una superficie di un colore non uniforme, tende ad essere più gestibile.
Ho animali domestici in casa? Accedo al pavimento da un giardino?
Beh, in questi casi non consiglio un parquet, almeno nella zona giorno, che senso ha acquistare un legno pregiato e poi coprirlo con un tappeto? È un po come comprare una vettura di valore e tenerla in garage. La prima cosa da dire è che non esiste un legno duro come il gres esiste un legno più duro di un altro legno, tendenzialmente tutti i legni si graffiano e ossidano sulla base della loro esposizione; metto un tappeto? bene la zona sotto il tappeto ossiderà diversamente dalle zone esposte. Io apprezzo molto il legno, caldo al tatto dà sempre una bella sensazione ma le sue caratteristiche devono essere sempre considerate. Consiglio di evitare pavimenti in legno nelle cucine o nei bagni, per quanto se ne dica i pulitori che si utilizzano in questi ambienti sono sempre molto aggressivi e una spruzzata di troppo su un piatto doccia potrebbe andare sul parquet è rovinare il pavimento.
Tutte le indicazioni che ho voluto darti sono sempre legate al tuo gusto personale e al tuo modo di vivere la tua casa.