Mangiare pesce spada ogni giorno: benefici e controindicazioni

Il pesce spada è una specie molto comune, appartenente alla famiglia degli Xifidi. Presente soprattutto nei mari della Sicilia e al centro di diverse ricette simbolo della tradizione mediterranea, rappresenta una chicca amata da molti. Cosa succede se la si porta in tavola ogni giorno? Se ti stai facendo questa domanda, la guida delle prossime righe fa per te.

Come sempre quando trattiamo l’argomento dell’alimentazione, il consiglio è quello di contattare un nutrizionista o un dietologo prima di procedere concretamente ad apportare cambiamenti alla propria dieta quotidiana. Detto questo, non ci resta che accompagnarti alla scoperta dei segreti di uno dei pesci più popolari della cucina italiana e più rivisitati dai grandi chef.

Pesce spada: le sue proprietà nutrizionali

Il pesce spada si contraddistingue per un apporto energetico medio. Un etto di questo pesce a crudo, infatti, è pari a circa 109 calorie, formate soprattutto da proteine. Fra i nutrienti che caratterizzano il profilo di questo pesce è possibile chiamare in causa la vitamina A, un prezioso antiossidante naturale, la vitamina B12, l’unica da integrare in caso di dieta vegana, ma anche minerali come il magnesio, il potassio, il selenio e il calcio.

Parliamo di nutrienti che hanno un impatto molto positivo sulla salute. Per capire meglio la situazione, basta chiamare in causa l’esempio del potassio, il cui apporto si rivela benefico per il mantenimento di valori pressori nella norma e, di riflesso, per la salute cardiovascolare. Il fosforo e il calcio, invece, concorrono al mantenimento di una buona salute ossea e dei denti.

Si può mangiare il pesce spada tutti i giorni?

Nonostante la sua carne sia ricca di nutrienti benefici, il pesce spada non può essere mangiato tutti i giorni. Come tutti i grandi predatori del mare, può essere caratterizzato dalla presenza di importanti quantità di metilmercurio, un composto derivante dal processo di metilazione del mercurio che può rivelarsi fortemente tossico per l’organismo. Ecco gli altri pesci con i quali sussiste questo pericolo:

  • Tonno
  • Sgombro
  • Squalo

In virtù di ciò, la carne di pesce spada si dovrebbe mangiare solo una volta a settimana. Diverso, invece, è il caso della donna in gravidanza e/o in allattamento. In questi frangenti, il consumo di pesci grandi predatori è da evitare o, se proprio non si riesce a farne a meno, da ridurre ai minimi termini.

Degna di nota quando si parla dell’assunzione del pesce spada è anche la presenza di sostanze che, come il parassita Anisakis, possono essere tranquillamente debellate attraverso la cottura del pesce spada. La carne cruda può ovviamente essere consumata, tenendo conto delle indicazioni precedentemente espresse in merito alle frequenze e congelandola, dopo l’acquisto, per non meno di 96 ore e a una temperatura attorno ai -20°C.

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